Sociologia letture da pagina 166 a pagina 175
IL nuovo arrivato:
Autori
Peter L. Berger (1929) e Thomas Luckmann (1927) sono sociologi austriaci, noti per il loro contributo alla sociologia della conoscenza e della religione, appartenenti alla scuola fenomenologica
L'Opera
Pubblicata nel 1966, La realtà come costruzione sociale esplora come le società definiscano ciò che è considerato reale. Analizzano i processi sociali che determinano la realtà e i criteri di oggettività, con un focus particolare sui processi di istituzionalizzazione.
Il Brano
Nel brano, gli autori discutono l'importanza della nascita di un nuovo individuo per il processo di istituzionalizzazione. Utilizzano un esempio di due persone, A e B, per illustrare come le loro interazioni portino alla creazione di istituzioni. Questo stratagemma serve a dimostrare che le azioni individuali possono dar vita a strutture collettive che influenzano il comportamento
Il brano di Peter L. Berger e Thomas Luckmann esplora come le istituzioni sociali vengano create e percepite attraverso le interazioni individuali. Utilizzando l'esempio di due persone, A e B, gli autori illustrano come le loro azioni quotidiane portino alla costruzione di strutture sociali che, una volta consolidate, influenzano il comportamento degli individui.All'inizio, le istituzioni sono fragili e facilmente modificabili, ma con il passaggio alla nuova generazione, diventano più rigide e opache. I bambini percepiscono queste istituzioni come realtà fisse, simili a fenomeni naturali, senza comprendere la loro convenzionalità. Questo porta a un'oggettivazione delle norme sociali, che appaiono inalterabili.Le istituzioni, quindi, non solo esistono al di fuori dell'individuo, ma hanno anche un potere coercitivo, rendendo difficile per gli individui cambiarle o sfuggirvi. La storia delle istituzioni precede l'individuo e non è accessibile alla sua esperienza personale, collocando la biografia individuale all'interno di una narrazione sociale più ampia. In questo modo, Berger e Luckmann evidenziano l'importanza della socializzazione e della trasmissione culturale nella formazione della realtà sociale.
Il concetto di ruolo
Erving Goffman (1922-1982) è stato un sociologo canadese noto per il suo lavoro sulla teoria dei ruoli sociali. Ha insegnato all'Università della California, Berkeley, e all'Università Franklin della Pennsylvania, ed è stato presidente dell'American Sociological Association nel 1982.Nel suo saggio, Goffman rielabora il concetto di ruolo, definendolo come l'insieme delle attività che un individuo deve svolgere in base alla sua posizione sociale (status). A differenza della tradizione antropologica, Goffman introduce una dimensione psicologica, evidenziando come gli individui possano aderire alle aspettative di ruolo in modi diversi, mostrando una certa autonomia rispetto alle norme istituzionali.Goffman distingue tra il ruolo normativo, che rappresenta le aspettative sociali, e l'esecuzione del ruolo, cioè il comportamento effettivo dell'individuo. Ogni ruolo è parte di un complesso di ruoli che coinvolge interazioni con altri attori sociali, creando una rete di relazioni che definisce la posizione di ciascuno all'interno della società. L'analisi del ruolo si concentra non solo sull'individuo, ma anche sulle dinamiche sociali che influenzano il suo comportamento.Il ruolo è fondamentale per la socializzazione: i nuovi membri della società apprendono e interiorizzano le norme attraverso i ruoli che ricoprono. Goffman sottolinea che, per essere credibili nel loro ruolo, gli individui devono trasmettere impressioni coerenti con le aspettative sociali legate a quella posizione, il che implica anche l'adozione di comportamenti e stili di abbigliamento appropriati.In sintesi, Goffman esplora come i ruoli sociali non solo definiscano le aspettative comportamentali, ma anche come contribuiscano alla costruzione dell'identità sociale degli individui.
I gruppi e le istituzioni
Charles Horton Cooley (1864-1929) è stato un sociologo statunitense, noto per opere come L'organizzazione sociale (1909). In questo libro, Cooley presenta il concetto di gruppo primario, che si riferisce a piccoli gruppi di persone legate da affetti, come la famiglia. Questi gruppi sono fondamentali per formare l'identità e i valori delle persone, creando un forte senso di appartenenza.Cooley contrappone i gruppi primari alle istituzioni, che sono strutture più grandi e definite nella società. Le istituzioni non sono solo associazioni tra individui, ma rappresentano le opinioni e i comportamenti condivisi da una comunità. Esempi di istituzioni sono la famiglia, il governo e la religione, che rispondono a bisogni umani fondamentali.Cooley sottolinea che, anche se i gruppi primari sono coesi, non sono privi di conflitti; le persone possono avere ambizioni personali, ma lavorano insieme per un obiettivo comune. In sintesi, il lavoro di Cooley esplora come i gruppi primari aiutino a formare l'identità delle persone, mentre le istituzioni riflettono i valori e le opinioni di una società.
Lo stato nascente
Francesco Alberoni, sociologo italiano, analizza nel suo libro Movimento e istituzione (1977) il concetto di stato nascente, che rappresenta la fase iniziale da cui scaturisce un movimento sociale. Questo stato è caratterizzato dall'emergere di una nuova coscienza collettiva che supera le barriere istituzionali esistenti.Lo stato nascente è definito in relazione allo stato istituzionale, ovvero la vita quotidiana. Durante questa fase, le caratteristiche delle relazioni sociali tradizionali si interrompono, portando a una trasformazione del sistema sociale. Tuttavia, lo stato nascente non è un fenomeno isolato; è una modalità specifica di trasformazione sociale che risponde a una crisi della solidarietà sociale.I gruppi che emergono in questo stato cercano di esplorare nuove possibilità e di creare un'alternativa all'esistente, ma per farlo devono strutturarsi e, alla fine, rischiano di diventare istituzioni a loro volta. Alberoni sottolinea che, mentre i movimenti cercano di innovare, possono perdere la loro forza alternativa e diventare parte dell'ordine esistente.In sintesi, lo stato nascente è un momento cruciale di cambiamento sociale, in cui i gruppi cercano di costruire nuove forme di vita, ma si trovano a dover affrontare il rischio di istituzionalizzarsi e perdere la loro originalità.
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