Kant pedagogia

 Vita, Opere e Teoria Educativa

Vita di Immanuel Kant
Immanuel Kant nacque nel 1724 a Königsberg, nell'attuale Kaliningrad. Cresciuto in una famiglia modesta di artigiani, fu influenzato dalle convinzioni religiose della madre, seguace del pietismo. Dopo aver studiato all'università della sua città natale, dove si addottorò nel 1747, lavorò come precettore e poi divenne professore universitario. La sua formazione fu influenzata dal filosofo Martin Knutzen, che lo introdusse agli studi di Isaac Newton e Christian Wolff.

Tra il 1781 e il 1790, Kant pubblicò le sue opere principali: Critica della ragion pura, Critica della ragion pratica e Critica del giudizio. L'unico saggio dedicato interamente all'educazione, Sulla pedagogia, fu pubblicato nel 1803, riordinando appunti del suo corso di pedagogia. Morì nel 1804.

Presupposti Filosofici
Le teorie educative di Kant si basano su un complesso impianto filosofico. Nella sua Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?, Kant invitò a usare la propria intelligenza con il motto "Sapere aude". Sosteneva che il mondo non è una realtà preordinata, ma è ordinato dall'attività del soggetto. Distinse tra due ambiti di esperienza: la conoscenza (fenomeni) e l'esperienza morale (noumeno o "regno dei fini"). Per Kant, l'educazione deve mirare alla formazione morale dell'individuo.

 Il Trattato "Sulla Pedagogia"
Nel suo saggio del 1803, Kant delineò un modello pedagogico organico, distinguendo tra diversi tipi di educazione:

1. Educazione fisica: Amministrazione e ammaestramento.
2. Educazione pratica-morale: Cultura che insegna a vivere come ente libero.

 Tre Momenti dell'Educazione Morale
Kant articolò l'educazione morale in tre momenti:

1. Cultura scolastica: Apprendimento di nozioni e saperi di base.
2. Cultura pragmatica: Riguarda la prudenza, compito del precettore.
3. Cultura morale: Formazione della personalità.

 Critica all'Impianto Pedagogico Rousseauiano
Kant riconobbe il fascino dell'opera di Rousseau, ma non condivise il suo approccio. Mentre Rousseau vedeva l'educazione come rispetto dei vincoli naturali, Kant la intese come conquista della libertà morale. Sottolineò l'importanza della puericultura e dell'alimentazione, affermando che la prima educazione deve essere negativa, evitando di intralciare la natura.

 Obiettivi dell'Educazione
Kant riteneva che l'educazione dovesse guidare il comportamento, portando alla realizzazione della "cultura dell'animo". L'educazione deve sviluppare le facoltà cognitive, distinguendo tra:

- Facoltà inferiori: Sensi, immaginazione, memoria.
- Facoltà superiori: Intelletto, ragione, giudizio.

Metodo di Insegnamento
Kant suggeriva di adottare il metodo socratico, basato sull'interazione continua tra docente e allievo, piuttosto che il metodo meccanico-catechetico.

Formazione Morale
Kant si concentrò sulla formazione morale, intesa come capacità di scegliere tra bene e male. Sottolineò l'importanza dell'educazione dei sentimenti e della moralità, ritenendo che i genitori dovessero insegnare ai bambini a riconoscere il piacere e il dolore.

 Qualità Fondamentali
Kant identificò alcune qualità fondamentali da sviluppare nei giovani:

1. Obbedienza: Rispettare l'autorità e le leggi.
2. Sincerità: Essenza del carattere.
3. Socievolezza: Preparare i ragazzi alla vita sociale.

L'Utopia Pedagogica
Kant lanciò un messaggio utopico riguardo alle disuguaglianze sociali, invitando a promuovere la coscienza dell'uguaglianza e della giustizia sociale. Credeva che l'educazione dovesse mirare a un futuro migliore, formando individui capaci di contribuire al bene universale.



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